
Una delle fattispecie più frequenti nelle quali s’imbattono i nostri utenti è quella di come utilizzare in concreto il proprio marchio registrato, per prevenire possibili violazioni da parte dei terzi soggetti, sia pure in buona fede, cechiamo di fare degli esempi pratici che possano sgombrare il campo da possibili equivoci e/o fraintendimenti.
https://www.ufficiobrevettimarchi.it/blog-post/lutilizzo-concreto-del-brand-conviene-muoversi-per-tempo/



Una delle questioni che suscita curiosità ma, al tempo stesso, anche perplessità tra gli utenti è quella del marchio registrato connotato da una forma peculiare e personalizzata.
Quest’adozione dello strumento marchio è chiaramente una variante sul tema principale, ossia quelli del segno distintivo, quindi, non potrà che applicarsi in alcuni casi particolari e ben definiti.Facciamo degli esempi concreti:Uno degli esempi pratici ai quali solitamente si fa riferimento per rendere chiaro il concetto, è il famoso torrone al cioccolato della Toblerone, oppure il mattoncino della lego, oppure la bottiglia della Coca-Cola.
Trattasi di forme costituite ad hoc, per comunicare la particolarità e la peculiarità del brand, per la serie non sono delle forme funzionali e finalizzate all’utilizzo concreto e standard del prodotto in questione, ma assumono una valenza “capricciosa”, non scontata, appositamente ideata e creata prima di registrare un marchio.Facciamo un esempio concreto di un marchio di forma non riconosciuto:A questo punto, per completezza, è giusto indicare un “esempio classico” di marchio di forma non riconosciuto, vale adire il famoso “Cubo di Rubik”.
Dopo aver tentato la registrazione marchio, il richiedente se lo è visto annullare dal tribunale UE, nella causa Rubik’s Brand/Euipo – Simba Toys), visto e considerato che le peculiarità della forma, ossia il cubo, servivano necessariamente per ruotare e raggiungere così l’obbiettivo della composizione delle varie facce caratterizzate dalla presenza dello stesso colore cromatico.
In buona sostanza, non sussisteva nulla di non ovvio e di non scontato nel suddetto marchio tridimensionale.Cosa cambia in termini d’investimento?Non sussistono differenze in termini di costo procedurali e/o tasse da versare, quindi, il quanto costa registrare un marchio risulta esattamente il medesimo.
Discorso ben diverso è comprendere quando si possa realmente adottare tale specifico strumento legale previsto dalla normativa.



